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Le selezioni verso un’avventura… mondiale.

Quest’anno, il 2015, è l’anno del Jamboree.
Il Jamboree è un incontro mondiale di scout che si tiene una volta ogni 4 anni, organizzato da WOSM e localizzato sempre in un paese diverso. A luglio 2015 il paese ad ospitare il 23° World Scout Jamboree sarà il Giappone.

Purtroppo, non tutti possono partecipare al Jamboree. Ogni nazione ha la possibilità di inviare un Contingente, cioè un gruppo di persone in rappresentanza delle proprie Associazioni, le quali vengono scelte attraverso dei percorsi di conoscenza e di crescita tra tutti i candidati alla partecipazione. Per questa ragione vengono organizzati quelli che chiamiamo Campetti di Selezione

Volendo anche noi essere rappresentati a questo meraviglioso evento, abbiamo mandato qualche nostro esploratore, nella speranza che possa essere selezionato e vivere con il nostro supporto questa esperienza unica.
Per l’occasione uno di loro, Bruno Mandela, ha scritto un pezzo su come si è svolto il campetto. Un grazie a Bruno Mandella e in bocca al lupo a tutti per la selezione!

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Il 2 gennaio 2015 un gruppo di scout provenienti da tutto il nord Italia si è ritrovato verso le 16.00 presso la Casa di Caccia dei Lupi della Valdadige a Peri. La funzione del ritrovo era un campetto di tre giorni finalizzato a effettuare una seconda e ultima selezion e su questi scout per creare il definitivo reparto Nord Italia Margherita Hack che parteciperà al Jamboree 2015 il quale si terrà in Giappone.

La cena della prima sera, il 2 gennaio, è stata cucinata dagli esploratori stessi divisi in gruppi che si erano organizzati apposta portando il materiale necessario a cuocere un piatto tipico giapponese e la sera stessa c’è stata l’esposizione di un argomento riguardante il Giappone da parte di ogni reparto.

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Le attività compiute il secondo giorno sono molteplici: esse comprendono una gara di cucina iniziata alle 6.30 della mattina, una missione di pattuglia che prevedeva anche una parte di interazione con gli abitanti di Peri fatta il pomeriggio e un’attività spirituale organizzata per la sera che prevedeva la lettura di alcuni biglietti su cui erano scritte svariate frasi o testi con temi diversi, un momento in cui si doveva ritrarre su un foglio di carta un proprio compagno e un altro in cui si rispondeva a determinate domande riferite a sé stessi.

Il terzo e ultimo giorno le varie pattuglie hanno partecipato a un’attività organizzata a basi che aveva lo scopo di informare maggiormente sul Jamboree. Il resto della mattinata è trascorso nella pulizia della casa, poi il saluto era previsto per le 14.30 e il ritorno a casa è stato autonomo.

È stato subito evidente che la collaborazione fra i ragazzi era aumentata rispetto al primo campetto e l’introduzione dei “prototipi” delle pattuglie ha permesso un aumento del lavoro di gruppo.

Anche il rapporto con i capi si è modificato: mentre nel primo campetto si notava un certo distacco da parte dei ragazzi nei confronti dei capi a causa della posizione di giudici che questi erano portati ad assumere, nel secondo c’è stato un maggiore avvicinamento e un rapporto, da un certo punto di vista, più rilassato.

Bruno Mandela Giuranna Sall.