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Pensieri di una (neo) lupetta

A volte non servono tante parole per esprimere ciò che facciamo; a volte basta dare parola a coloro vivono in prima persona le esperienze che come scout proponiamo, per capire il valore perepito.
Quindi eccole qui, le parole di una lupetta appena entrata nel Branco Arcobaleno, che alla fine della sua prima Caccia con il Branco ha voluto ricordare così la sua esperienza. Leggiamo le parole di Oumy!

Domenica 8 novembre siamo andati a fare una caccia di Branco. All’inizio abbiamo cominciato il nostro lungo cammino dirigendoci verso il bosco: era pieno di rami, foglie e cespugli, e una salamandra spiaccicata nel terreno. Passavamo il tempo della camminata raccontandoci barzellette e frasi spiritose. Poco dopo siamo arrivati in un grande prato dove, dopo aver fatto alcune cerimonie, abbiamo giocato a un bellissimo gioco che si chiama “alce rossa”. Funzionava così: ti dovevi mettere un cartellino sulla fronte e vincere contro l’avversario dicendo il numero sulla sua fronte e il suo nome; se ti veniva letto il numero dovevi andare all’infermeria dove ti davano un nuovo numero se rispondevi giusto a un indovinello.

Dopo aver scoperto alcune parole chiave di una cosa strana chiamata carta d’identità dei lupetti e averla composta con alcuni pezzi di foglio guadagnati giocando ad alce rossa, abbiamo mangiato con degli ospiti molto importanti: Akela nazionale e la vice Akela nazionale che è di Bassano.
Poi dopo averli salutati con calma e cautela ci siamo diretti verso dove poi i genitori ci sono venuti a prendere.
Mi sono divertita moltissimo!
Oumy