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Avventura vichinga per tornare a volare

Quest’anno abbiamo trascorso le Vacanze di Branco nel villaggio vichingo di Larix, sulla cima di una montagna, circondati dal verde di prati e boschi, dove ascoltavamo il soffio del vento, i fischi delle marmotte e i campanacci delle mucche.

In questo posto, al sicuro, si era rifugiato Sdentato, un drago che non riusciva più a volare perché una parte della sua coda era stata ferita dall’uomo, che lo considerava pericoloso.
Contrariamente a quanto si potesse pensare, Sdentato non era cattivo, e con l’aiuto di Aiccor, Tellgren, Ingrid e Baxi, i nostri vecchi vichinghi, abbiamo deciso di aiutarlo e di trovare un modo per farlo tornare a volare.

I cuochi Bullar, Hilka, Helka e Odino hanno fatto del loro meglio per saziare la nostra fame vichinga … viziando un po’ i nostri tre clan: i Difensori dei draghi, i Draghieri e i Corni urlanti. Per essere dei veri vichinghi abbiamo confezionato le nostre tuniche, gli elmi con tanto di corna, lo stendardo e lo scudo per ogni clan.

E poi abbiamo giocato al torneo di palla vichinga, siamo riusciti a trovare le chiavi del forziere nel quale Wasa il vichingo aveva nascosto un tesoro per noi (delle magliette bellissime!!!), ci siamo sfidati con lealtà  in giochi divertenti, abbiamo ascoltato Akela che ci raccontava tutti i giorni le storie di Mowgli, abbiamo aiutato i cuochi in cucina e imparato a tenere in ordine le nostre cose.

Siamo anche usciti dal villaggio, e abbiamo camminato a lungo per trovare il timo officinale con cui preparare un unguento che ha curato la ferita del drago (quel giorno i vecchi lupi hanno dimenticato a casa i panini per tutti, ma per fortuna i cuochi se ne sono accorti e ce li hanno portati!!!).

Per ogni gioco vinto conquistavamo degli strani piccoli oggetti, e l’ultimo giorno, mettendoli assieme, abbiamo potuto ricostruire la parte di coda che Sdentato non aveva più. Così, con questa buona azione, abbiamo aiutato il nostro amico drago “diversamente volante” a volare ancora.

Le lupette e i lupetti del Branco Tracce nella Giungla

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con Akela, Bagheera, Chil, Mang

Un Branco di guerrieri Kung Fu

27 Luglio – 3 Agosto 2014.

 

Il Branco Arcobaleno ha trascorso quest’anno le proprie Vacanze di Branco allenandosi nell’antico e meraviglioso Tempio di Giada, luogo ove i più grandi maestri di tutta la Cina si tramandano i segreti del Kung Fu da generazioni. Guidati da Maestro Shifu e Maestro Oogway, i lupetti hanno accompagnato Po (il valoroso Panda) sulla via per diventare il Guerriero Dragone, e fra arti marziali e spaghetti di riso hanno scoperto un mondo fatto di coraggio, lealtà e grandi avventure. Dopo aver appreso le più diverse tecniche del Kung Fu assieme ai Cinque Cicloni (Scimmia, Vipera, Tigre, Mantide e Gru), i lupi hanno affrontato l’impervio sentiero che conduce alla Pozza delle Lacrime Perdute, luogo di straordinaria bellezza e pace interiore, e hanno difeso il villaggio della Valle dal temibile Tai Lung il leopardo, scoprendo infine il segreto della leggendaria Pergamena del Drago e della forza interiore che risiede in ognuno di noi.

Malga Prima Lunetta, Comune di Spera, Trento.

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Diario di una Caccia

Ciao a tutti

Sabato e domenica 17-18 maggio 2014 il Branco Arcobaleno ha cacciato a Trento e, con l’aiuto del Branco dell’Aurora di Trento, ha scoperto la città.

E come meglio raccontare la caccia se non tramite le frasi scritte da Giorgia? Giorgia, lupetta del primo anno,  nel pochissimo tempo libero si è scritta infatti alcune frasi come annotazioni sparse sul suo Quaderno di Caccia. Qui di seguito noi Vecchi Lupi le abbiamo solamente riportate, così come lei le ha scritte.

– Oggi siamo partiti in treno io ero vicino alla Mamy, ci siamo divertite moltissimo a giocare sul treno, a raccontarci barzellette.
– Poi quando siamo scesi, abbiamo camminato.
– Poi quando siamo arrivati e abbiamo messo giù gli zaini e abbiamo giocato a tira dentro il segno.
– Ora stiamo mangiando della buonissima pasta.
– Ora siamo andati a dormire, io avevo un po’ di nostalgia di mamma e papà.
– La notte era stata molto bella dopo ci siamo svegliati e per colazione abbiamo bevuto dell’ottimo tè
– Ora stiamo facendo dei bans, mi sto spaccando le gambe a farli.
– Ora che abbiamo finito i bans stiamo giocando a roverino.
– Poi siamo andati con un altro gruppo scout e abbiamo giocato alla caccia al tesoro e mi sono divertita molto.
– Poi abbiamo pranzato e siamo arrivati alla stazione e abbiamo preso il treno.
– Ora stiamo arrivando alla stazione e mi sto annoiando, ci sono un sacco di stazioni ed è una vera sfortuna perché la nostra stazione è l’ultima.
-Mi è piaciuta molto questa caccia ma ora sono molto stanca e vorrei sdraiarmi sul divano.
– Il gruppo che abbiamo incontrato è il gruppo Trento uno.
-Ho fatto amicizia con ….

 Dal quaderno di Caccia di Giorgia
17-18 Maggio 2014 Trento
Branco Arcobaleno.

Un buon motivo per ritrovarsi

Vi ricordate la Caccia del 17%? Dopo il Grande Urlo, gli Akela sono rimasti nel cerchio tenendo in mano il foulard del loro gruppo. Uno, Sette, Pippo, VIA! Un lupetto per branco ha corso a prendere ciascuno un foulard. Quella volta, il destino volle che il San Martino Buon Albergo 2 (SMBA2) prendesse quello del Bassano del Grappa 2 (BdG2) e viceversa.

Il tempo passa, i lupi giocano, i Branchi cacciano.

Akela-Mario (BdG2) va al Campo Scuola per fare il Modulo Capi Branco. E chi trova? Akela-Alessandro (SMBA2)!!! Non si può non ritrovarsi, ed ecco così che dopo appena due riunioni si organizza per sabato 15 e domenica 16 marzo, che Il branco Tracce nella Giungla del BdG2 e il Branco 0’otam del SMBA2 si gemellano in

BdGSmBA2

Un viaggio in autobus fino a Marchesane, una molletta da bucato per conoscersi, un gelato per merenda. Una palestra per tana e poi nel parco divisi in proto-mute per una caccia notturna. Finito di cacciare divampa il fiore rosso seguito da una tisana al gusto che te piase de più. Ula Ula uuulaaaa e due branchi a nanna a ronfare!
Speriamo in una dolce sveglia con la cioccolata, denti lucenti e via nel parco per un gioco a basi. I senior del clan Dea moka prepareranno il pranzo, seduti fuori per terra perché tanto non pioverà e si mangerà .

È stata sicuramente una cosa ben fatta e il resto lo lasciamo dire alle fotografie!
Cacceremo ancora insieme in un’altra stagione!

Akela-Mario bdg2 

Amico di penna

Il gemellaggio con gli occhi di una lupetta

Le attività che le Unità fanno nel corso dell’anno sono varie. Dalle uscite in montagna, ai giochi in città, alla caccia in sede.  I bimbi si entusiasmano con tutto, riescono a cogliere il meglio da tutto ciò che viene loro proposto con la fantasia e la leggerezza che li contraddistingue.

Questa volta al Branco Arcobaleno è stata data la possibilità di conoscere, confrontarsi e soprattutto giocare con un altro Branco, il Branco Roccia della Pace di Vicenza. Questo è quanto ha scritto la lupetta Anna del Branco Arcobaleno sul quaderno di Branco:

Domenica alle 9 il nostro Branco si è trovato in tana per un’occasione speciale. Noi però non sapevamo di che cosa si trattasse…

Dopo aver aspettato che arrivassero tutti, ci siamo incamminati verso la fermata del bus, da quale poco dopo sono scesi dei lupetti vicentini: il branco Roccia della Pace! (Vicenza 6). Abbiamo fatto con loro un giro per Bassano (ovviamente a piedi…), però pioveva e ci siamo bagnati fradici, anche se avevamo tutti il poncho. Arrivati al Ponte Vecchio ci siamo fatti delle foto tutti insieme, poi abbiamo letto delle informazioni storiche sul ponte e Bagheera ci ha spiegato perché la parete del palazzo vicino è tutta bucherellata. È perché Napoleone ha sbagliato a mirare alcuni colpi con il fucile. Poi siamo andati a Palazzo Roberti, dove Napoleone ha vissuto per un po’, e siamo tornati in tana, dove abbiamo fatto gli urli di Branco e giocato a pistolero per conoscerci. Abbiamo mangiato il panettone, giocato al gatto che fa ridere e a rippel tippel. Dopo aver pranzato, ci siamo divisi in cinque basi con cinque diversi personaggi: Alberto Parolini, Jacopo da Ponte, Giusto Bellavitis, la principessa di Cipro e Palladio, che ci hanno fatto fare dei giochi legati alla loro storia.

Finite le basi, ci siamo messi a coppie con i lupetti dell’altro branco e ci siamo fatti dei ritratti, poi ci siamo scambiati i disegni e ci siamo salutati. È stata una bella giornata e ci siamo divertiti molto!”

20° anniversario – Città dei Ragazzi

Per il ventennale della Città dei Ragazzi la manifestazione DOMENICA 30 si aprirà con una sfilata!!! Partenza alle 9,30 dal Ponte Vecchio domenica mattina, aperta proprio dai lupetti e dalle coccinelle di Bassano.

IMPORTANTE per i lupetti dei Branchi Arcobaleno e Tracce: ritrovo alle ore 9,00 presso scuola Bellavitis (ex Manzoni) oppure direttamente al Ponte alle 9,30. Finita la sfilata in piazza alle 10,30 i lupetti potranno iscriversi LIBERAMENTE e AUTONOMAMENTE con le famiglie ai laboratori della Città dei Ragazzi.

A domenica!… e ricordate che c’è il cambio dell’ora!

 

cDr

26 GENNAIO 2014: Branco Tracce nella Giungla in caccia al Monte Crocetta

In tana sono già pronti i guidoni, la corda per il gioco, i brevetti da consegnare e il foulard per la promessa.

Eccoli che arrivano! Che belli, pellicce lucenti e voglia di giocare appena alzati dal letto. Il Grande Urlo e ci incamminiamo guidati da Chil, che dall’alto vede tutto e può condurci dove il Bandar log ha portato Mowgli.

Per Matilde è la prima caccia, si vede che è emozionata. Tiziana, Andrea, Emma e Gregory portano i guidoni di muta.  In fila indiana, tutti sul marciapiedi e occhio alle macchine. C’è sempre chi ha sete o deve allacciarsi le scarpe, ma arriviamo in orario al parco dove ci aspetta Mang … oggi è alla sua prima caccia con noi! Pietro l’ha vista prima di tutti, nascosta tra i cespugli. Quando proponiamo il ban del pipistrello per chiamarla, è Tito che vuole fare il lupo canterino.

Riprendiamo a camminare, e passiamo davanti a casa di Nicola. Ottimo! Il papà ci dice che sta meglio, così lui e Lucia possono accompagnarci al monte Crocetta. Riccardo e Tommaso P salgono senza fare fatica, io ho il fiatone… Che bella Bassano vista dalla cima del colle, anche a Raian piace guardare il panorama.

“Prendendoci per zampa…”. È arrivato il momento delle cose importanti: la promessa di Alice, il brevetto di zampa tenera a Gregory, la preda di Ajay e di Emma.  Io mi emoziono ogni volta a vederli così seri e soddisfatti…

Ore 12: Marco mi si avvicina “Bagheera, ma quando mangiamo?”. So che non vedono l’ora di aprire gli zaini, ma hanno imparato che si mangia in cerchio e ci si aspetta.  Come sempre gran fantasia di panini, anche Celeste ci fa  assaggiare il suo, e Elena può  finalmente condividere con tutti le caramelle che ha portato …

Rapido scambio di occhiate tra vecchi lupi, è il segnale che ora Akela può andare a preparare una delle basi.

Che strano silenzio mentre mangiamo … Si riprende presto a giocare, le basi sono  pronte: Baloo fa lanciare le noci di cocco al Bandar log che sta sopra gli alberi. Chil fa passare i lupetti sopra un groviglio di serpenti senza disturbarli (geniale tattica di Maria per non toccare la corda!). Mang fa unire con un nodo piano dei pezzi di corda, così ne otteniamo una lunga che Mowgli userà per uscire dalla cisterna. Eccoli alla mia base: per formare con i corpi i personaggi della giungla si rotolano a terra, e Tommaso B si stende sopra i lupetti della sua muta.

Ci resta ancora poco tempo, cominciamo a raccogliere le nostre cose : “di chi è questo cappellino? … e questo maglione? … “.

Come sempre alla fine della caccia c’è ancora voglia di giocare, e tante altre cose da raccontarci mentre camminiamo verso il punto di ritrovo con i genitori.

Anche stavolta è andata bene … buona caccia fratellino, buona caccia vecchi lupi … fino a stasera mi sembrerà di sentire ancora le loro voci!

Bagheera, Branco Tracce nella Giungla

Un segno indelebile lungo il nostro cammino

Val Lastaro, 27-28-29-30 dicembre 2013.

27 dicembre. Ore 9.30.Stazione dei bus. Bassano del Grappa.
È proprio in quel preciso istante, in quel preciso luogo, con quei precisi volti, che iniziamo il nostro desiderato campo invernale. E tu, con la faccia ancora assonata, stavi lì fermo e non realizzavi ancora di non essere più nel tuo caldo letto. È solo dopo pochi istanti che capisci cosa ti aspetta. Arriva il tuo capo pattuglia, il tuo vice, la nuova delle pantere, il ragazzo dei gheppi di cui non ti ricordi il nome e si forma pian piano lo spirito allegro e spensierato tipico del nostro reparto. Così saliamo in bus , direzione Val Lastaro. Cinquanta minuti di tragitto e poi si cammina.

Stanchi ma contenti intravediamo la casa che ci avrebbe ospitato nei giorni seguenti. Dopo aver posato gli zaini, quadrato. Un normale quadrato di apertura del campo, pensavamo ingenui noi,  invece no, era qualcosa di più. Chi se lo sarebbe aspettato? Valeria, il nostro capo reparto da tre anni, ha annunciato, non senza rammarico, le sue dimissioni dall’ incarico. Si sarebbe occupata di un compito internazionale nel campo dello scoutismo. Carlo prende il suo posto. Ritorniamo dentro e ci apprestiamo al pranzo. Mangiati e digeriti scenetta. I capi, travestiti con abiti di scena, ci propongono un meraviglioso spettacolino annunciandoci il tema del campo: La spada nella roccia. Carlo era Semola; Dario Merlino, Valerio Anacleto. Gli altri personaggi si aggiunsero in seguito. Oltre a presentare il tema del campo ci propongono la prima attività: alce rossa ma con una piccola variante. Invece del solito guidone da difendere avevamo una missiva. Eravamo divisi in due squadre: aquile & gheppi, volpi & pantere. Dobbiamo essere sincere: questa prima attività non è che sia stata assai divertente. Tutti noi abbiamo un po’ barato e il gioco si è concluso nel peggiore dei modi. Ci siamo accorti tutti che se in un gioco manca l’onestà manca tutto. Quindi torniamo dentro, senza vincitori né vinti. Merenda. The e spiedini di frutta con panna montata. Ci voleva proprio. Dopo alcune comunicazioni di servizio e dopo aver sistemato le camere, abbiamo del tempo per inventare un urlo di casata, per disegnare lo stendardo e ovviamente per inventare il nome.

Ore 7.30 cena.
I cambusieri non sono niente male nel cucinare. Dei fantastici tortellini in brodo e verdure fresche. Concludiamo questa prima giornata con un bellissimo fuoco di bivacco e naturalmente ci presentiamo con il nostro nuovo nome di casata, mostriamo al reparto il nostro capolavoro artistico e facciamo l’ urlo. Assonati, ci infiliamo sotto il sacco a pelo.

28 dicembre
Sveglia ore 7. Colazione. Con una scenetta i capi ci comunicano l’attività che avremo dovuto fare: palla avvelenata. Ogni pattuglia contro le altre tre in un campo diviso in quattro. I vincitori sono le volpi. Nel pomeriggio realizziamo con del cartoncino, delle maschere da guerrieri esprimendo tutta la nostra creatività. E poi dopo una foto scattata con questo strano elmo, per la gioia di tutti, una partita a roverino. Squadre: aquile & volpi,  pantere & gheppi. La partita è stata divertente e si è conclusa con un bel punteggio per la prima squadra. Tornati al calduccio: merenda con budino al cioccolato. In seguito abbiamo fatto una bellissima attività spirituale sul tema dei pregiudizi. Ci siamo scambiati opinioni e abbiamo riflettuto profondamente riguardo a ciò. Chiusa l’attività cena. Restiamo molto sorpresi dall’attività che i capi ci propongono in seguito. Si basa sul percepire le sensazioni dell’altro e esprimere le proprie attraverso i movimenti delle mani, che teniamo sempre unite in una profonda complicità. Poi abbiamo fatto un cerchio e ci siamo passati un gomitolo di lana tenendo stretto un punto del filo. Ognuno racconta una qualità o abilità o aspetto del proprio carattere per cui ci si sente unici. È stato un modo per conoscerci meglio come reparto e instaurare un bel clima.

29 dicembre
Giornata piena. Per cominciare Tek. Squadre aquile & gheppi    pantere & volpi. Ci siamo divertiti nonostante la pioggia che limitava la nostra visuale. Come dimenticare le svariate cadute nel fango, in particolare di Valerio? E la spaccata della Clara! Ma questo e altro per portare a casa un punto. Con i piedi congelati rientriamo. Ormai ce lo aspettiamo. Manca solo la gara di cucina. E così è stato. I capi ci presentano questa nuova sfida tra le casate. Menù: caccole di troll e polpette di drago che per il popolo sono gnocchi e dolcetti al cioccolato e ricotta. È dura, le pattuglie sono in difficoltà nel rendere la pasta della consistenza ideale. Ma in qualche maniera ce la facciamo. Le palline di cioccolato si rivelano relativamente più semplici. Ovviamente accompagniamo la presentazione dei piatti con una simpatica scenetta. Nel pomeriggio facciamo un’ attività molto divertente. All’araldo(Carlo) serve una nuova uniforme: egli, secondo la dama della corte di re Artù non ha lo stile necessario nel vestire. Ogni casata propone un proprio outfit. Ci sono un modello e un presentatore. Segue un’attività riguardante l’ uniforme degli scout. Attraverso un questionario, i capi nazionali vogliono conoscere le nostre opinioni in merito. Obiettivo: cambiare la nuova uniforme. Dopo quest’attività i capi ci affidano delle scenette riguardanti determinate situazioni. Finito di mangiare ci sistemiamo attorno al fuoco di bivacco e assistiamo a delle esilaranti e indimenticabili scenette.

30 dicembre
Ultimo giorno. Che tristezza! Tempo di pulizie. Sistemiamo la casa in tutto e per tutto.  Legati gli scarponi in quadrato. I capi ci annunciano i vincitori di questo magnifico campo invernale che tra l’ altro coincidono con quelli della gara di cucina: la pattuglia pantere. Consiglio della Legge. Pranzo al sacco via verso la fermata.

È scontato dire che questo campo ci è piaciuto e che ci siamo divertiti etc… Ma è difficile spiegare a  parole quello che noi scout proviamo ogni uscita o campo. Sicuramente tra un anno o dieci non ricorderemo più il tema, i piatti della gara di cucina, il nostro urlo di casata, i vincitori del campo. Ma di una cosa siamo certe: i sorrisi, le risate, la voglia di stare insieme e quella fraternità che solo gli scout sanno dare e ricevere, queste cose lasceranno un segno indelebile lungo il nostro cammino.

Di Eva e Lucia, pattuglia Aquile, Reparto Antares, Bassano del Grappa(VI)